Commentario abbreviato:Genesi 44:18Versetti 18-34 Se Giuseppe fosse stato, come Giuda supponeva, completamente estraneo alla famiglia, egli non avrebbe che perseverato nei suoi ragionamenti e atteggiamenti da potente. Ma né Giacobbe né Beniamino necessitarono di alcun intercessore con Giuseppe poiché egli stesso li amava. La fedeltà di Giuda verso Beniamino, ora, nel suo dolore, fu ricompensata molto tempo dopo dalla tribù di Beniamino che si mantenne fedele alla tribù di Giuda, quando le altre tribù l'abbandonarono. L'apostolo, quando disserta della mediazione di Cristo, osserva che nostro Signore nacque dalla discendenza di Giuda, Eb 7:14, ed egli non solo ha interceduto per i trasgressori ma è diventato una sicurezza per loro, testimoniando con questo la sua preoccupazione sia per suo padre che per i suoi fratelli. Gesù, il grande archetipo di Giuseppe, umilia e prova il suo popolo perfino dopo che essi hanno avuto alcuni assaggi del suo amore. Egli porta i peccati alla loro mente in modo da umiliarsi, mostrare pentimento e provare quanto essi devono alla sua clemenza. Riferimenti incrociati:Genesi 44:18Ge 18:30,32; 2Sa 14:12; Giob 33:31; At 2:29 Dimensione testo: |